«Il 20%, in media, di bolletta elettrica in meno, ogni anno, e il 30% risparmiato sul gas o sul riscaldamento». Queste le stime di Andrea Lamieri della BTicino su MyHome, il nuovo sistema di domotica combinato a internet che l'azienda di sistemi elettrici, insieme a Telecom Italia, si appresta a lanciare sul mercato.
Di per sè MyHome è piuttosto semplice. Al modem Dsl di Alice si connette un piccolo server di BTicino che tiene sotto controllo, con vari sensori, illuminazione, riscaldamento stanza per stanza e sistemi di sicurezza, fino a trasmettere immagini in tempo reale da telecamere di sorveglianza dislocate in vari punti dell'edificio. Il tutto viaggia su internet e finisce su un pc o persino su uno Smartphone, come gli iPhone scontati che Telecom Italia conta di proporre ai primi utenti del servizio MyHome. Sui terminali una bottoniera software abbastanza comprensibile. «Temperature regolate stanza per stanza - spiega Lamieri – luci accese o spente, allarmi e sensori attivati o meno. E immagini dalle telecamere».
«Un servizio il più semplice e facile possibile - aggiunge Luigi Zabatta, del marketing Telecom Italia - che a basso costo aggiunge valore alla larga banda, rendendola un servizio in grado di ripagarsi da sè».
MyHome, infatti, è solo un completamento di un percorso domotico da lungo tempo avviato da BTicino, azienda che può vantare un ruolo di leadership, e non solo italiana, su queste soluzioni. «L'anno scorso, secondo Assodomotica, si sono istallati oltre 27mila impianti di automazione domestica in Italia, con un mercato finalmente in forte crescita - osserva Lamieri - e noi tuttora cresciamo soprattutto sull'area delle immobiliari, che pur scontano una restrizione del mercato».
Tanta controciclicità è ben spiegata dal fatto che con una soluzione come MyHome, e il suo controllo della termoregolazione a zona, «la casa scatta, secondo molte normative regionali, di una classe energetica verso l'alto, e quindi acquista valore». Non solo: solo 2mila degli impianti istallati l'anno scorso sono sofisticati sistemi domotici per grandi edifici o ville, «il grosso è nei sistemi di base, per appartamenti, negozi, alberghi o piccole imprese - osserva Lamieri - dove le soluzioni possono variare dai pochi sensori di illuminazione e termoregolazione collegati via fili telefonici o radio a una centralina sul posto fino a reti di centinaia di negozi che alla sera vengono spenti via internet da una sola centrale».
Costo? «Meno di cento euro per piano di fabbricato con sensori di luce e temperatura. Posso regolare così i lumen degli ambienti, solari e artificiali assieme, e la temperatura. Secondo le nostre stime, su un appartamento medio italiano di prima casa il risparmio in gas è del 30% annuo e in elettricità del 20 per cento. Oltre al comfort e alle eventuali soluzioni di sicurezza remota». «Per ora avvieremo il servizio di rete in Lombardia e Triveneto - aggiunge Zabatta - ma entro i prossimi mesi diverrà disponibile, via Alice, in tutta Italia».
«E non ci aspettiamo solo una risposta dal residenziale - rileva Lamieri - quanto dal terziario, specie quello diffuso, e dalla piccola e media impresa. La domotica non è solo controllo a distanza ma rendere gli ambienti, e persino gli impianti, sensibili all'ambiente e capaci di autoregolarsi». Al punto da ripagarsi, in minori spese energetiche, nel giro di tre anni.
